So far so good!

So far so good!
Le "foglioline", per il momento, stanno bene!

Let's keep our fingers crossed!

Inizialmente mi sono un po' preoccupata perchè mi sembrava non si alimentassero adeguatamente ma, in realtà, approfondendone la conoscenza, ho capito che, semplicemente, sono esseri molto più frugali rispetto agli insetti stecco.

Eccoli mentre assaporano fresche foglie di rovo:
In primo piano il maschio, la femmina sullo sfondo

A proposito! Nel post precedente avevo promesso di parlarvi più diffusamente del dimorfismo sessuale (ossia dei caratteri distintivi tra l'esemplare maschio e l'esemplare femmina) in questa fase della loro crescita!
Sostanzialmente, la differenza principale consiste nella forma dell'addome: più allungata nel maschio, più arrotondata nella femmina o, forse, dato il contesto "fogliaceo" potremmo dire..."più lanceolata nel maschio, più ovata nella femmina".
Altra differenza è nelle antenne: più pronunciate e scure nel maschio, più corte e chiare nella femmina.

Vi ripropongo le foto del post precedente
per una piccola verifica (*):

Riesci a distinguere il maschio dalla femmina?

Foto 1

Foto 2



Quello che, spesso, nei primi giorni di osservazione, feriva un po' il mio orgoglio era il non riuscire a identificarli facilmente tra il fogliame (come mi sarei aspettata, vista la lunga esperienza con gli insetti stecco), ma la componente "mancanza di allenamento" - o, più propriamente, "mancanza di competenza" - ha inizialmente di certo giocato a mio sfavore!
Ci sono foglie e... "foglie"!

La cosa, d'altro canto, mi stimolava e mi affascinava molto perchè dimostrava l'incredibile capacità mimetica di questi esserini.
Poi, in fondo, a mia discolpa, posso comunque dire che non è sempre semplice competere con milioni e milioni di anni di adattamento all'ambiente!
Infatti, basta poco (una messa a fuoco non riuscita, per esempio) perchè i nostri amici "scompaiano" letteralmente...
Messa a fuoco non riuscita

Spesso, sono proprio lì, davanti a nostri occhi eppure non riusciamo a vederli!

D'altra parte, non dimentichiamo che, come i Bacillidi (insetti stecco), anche i Fillidi (insetti foglia) appartengono all'ordine dei Fasmidi (dal greco phasma, cioè "fantasma", "invisibile")
Da questo punto di vista (!) i futuri post dedicati al mimetismo criptico vi stupiranno!
Già avrete sicuramente notato come le loro livree, oltre al colore (omocromia), simulino nervature, goccioline di rugiada e margini talvolta irregolari, sbocconcellati o di colore più scuro, zampe anch'esse con espansioni foliacee e bordi dentellati o spinosi (omomorfismo), il tutto a imitare gli elementi naturali del loro ambiente circostante: le foglie!

A proposito di Fillidi, vi consiglio di accedere al link qui proposto e leggere anche la sezione "Storia delle osservazioni".
Riporta una simpatica curiosità: lo studioso italiano Antonio Pigafetta, uomo di fiducia di Magellano durante la spedizione di circumnavigazione del globo, nei suoi appunti del viaggio annota, in una zona identificabile con la Malesia o le Filippine, la descrizione di alberi da cui cadono strane foglie, vive e capaci di camminare grazie a zampe poste ai lati del picciolo [il "moraro" citato nel testo è il gelso, pianta della famiglia delle Moracee, originaria dell'Asia, ndr].
Per il mondo occidentale è la prima testimonianza dei nostri amici Fillidi.
Era l'anno 1525.
Sì, avete letto bene... Anno Domini Millecinquecentoventicinque!

In conclusione

- so far so good! -

le "foglioline" stanno benissimo!



Quindi, è ora di tornare a scuola!

Appuntamento al prossimo post!!


Prima di lasciarci, le "soluzioni":

verifica (*)    Foto 1 = maschio
                    Foto 2 = femmina
Troppo facile!!

Ci sono foglie e... "foglie"!

Messa a fuoco non riuscita

Ciao!

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