La Muta - Parte Quarta - L'esuvia

L'esuvia merita un post ad hoc!

l'esuvia (il vecchio esoscheletro)

Osserveremo due sequenze relative a questo evento particolare: l'esuvia che viene mangiata dall'insetto stesso, una volta ultimata la muta.
Abbiamo già detto che la motivazione per questo avvenimento conclusivo della muta risiede nel dover reperire sostanze impossibili da assumere altrimenti nella dieta di insetti fitofagi, ma importanti e necessarie al loro sviluppo.
Si tratta quindi di un momento fondamentale nella vita dell'insetto.


SEQUENZA 1
La prima sequenza riguarda un giovane maschio adulto che si nutre dell'esuvia dopo la muta finale.
Si tratta di un esemplare bellissimo, con zampe dorate che sfumano al verde chiaro in prossimità dell'attaccatura con il torace (coxa). Nella sequenza l'insetto aveva già iniziato a nutrirsi dell'esuvia a partire dall'estremità dell'addome ed è ora arrivato alla seconda delle due zampe posteriori (ben visibile nel video è l'apertura del vecchio esoscheletro da cui fuoriesce l'insetto durante la muta)

video 47
resta in pausa,
video 00

passa a una sezione del torace,
video 37

riprende dal punto di giunzione tra mesotorace e metatorace.
Evidente nei prossimi video è la funzione tattile e prensile dei palpi, le due coppie di appendici dell'apparato boccale degli insetti stecco.
video 04

(in questo video, in particolare, è facile identificare, di colore grigio, la coppia di antenne della vecchia cuticola)
video 11 

video 02

Dell'esuvia non sono rimasti che pochi setti di alcune zampe, ma è importante che nulla vada sprecato…
video 42

La spettacolare sequenza si conclude con i prossimi video, che ne svelano la sorprendente particolarità.
A ben guardare, infatti, le zampe del vecchio esoscheletro risultano agganciate al corpo di una grossa ninfa femmina sovrastante, che deve evidentemente essere rimasta immobile per l'intera durata della muta, compresa la fase di indurimento del nuovo esoscheletro e di ingerimento dell'esuvia!

DAVVERO SORPRENDENTE !!
... per chi non è abituato alla esasperante immobilità degli insetti stecco!!!!
Ora, però, la vedremo reclamare infastidita dall'invadenza del maschio che, masticando masticando, arriva a solleticarla con i palpi
video 42B

e, addirittura, ad afferrarle una zampa confondendola con gli ultimi residui della vecchia esuvia.
video 42T

L'usuale statica imperturbabilità degli insetti stecco viene subito recuperata.
video 37

Il maschio può ritenersi più che soddisfatto data la rischiosa precarietà in cui aveva avuto inizio la sua ultima muta: almeno quattro delle sue sei zampe erano ancorate all'incerto supporto di un proprio simile!

D'altra parte, qui ha le zampe anteriori ancorate all'addome del suo prezioso sostegno e quelle posteriori ancorate a quelle anteriori di un'altra paziente femmina! Quando si dice "perseverare..."!


SEQUENZA 2
La sequenza ha per oggetto una neanide più giovane che, dopo la fuoriuscita dall'esuvia, ha da poco effettuato la rotazione posizionandosi con il capo in alto.
Il leggero controluce della foto evidenzia il corpo rigonfio e turgido, con la pelle lucida (le cause sono illustrate nei post sulla muta),
(09: 09)


Tre quarti d'ora dopo, l'aspetto appare già diverso: il corpo è più assottigliato e dal look un po' meno "effetto plastica".
L'esuvia, traslucida, è ancora integra.

(09: 54)


Ecco la situazione da una prospettiva diversa

(09: 56)


Una bella foto che mostra le tenui sfumature di colore della giovane neanide quasi nella stessa posizione dell'esuvia, ora in primo piano

(10: 08)

(10:27)

Nella foto precedente l'esuvia appare già parzialmente mangiata.
Nei video successivi, alcuni dettagli dell'apparato boccale: il lavorio delle due coppie di palpi labiali e mascellari
video 32_54

e delle mandibole (l'apparato boccale negli insetti stecco è di tipo masticatore).
I colori chiari della livrea della neanide, quasi trasparente nella ripresa leggermente in controluce, permettono di identificare facilmente le mandibole - i triangolini scuri - che, divaricandosi e serrandosi, recidono l'esuvia esattamente come vengono recisi i lembi delle foglie di rovo.
video 33_20

La neanide attua il mimetismo omocinetico per spostarsi (l'insetto durante la muta è particolamente vulnerabile) e raggiungere i vari setti dell'esuvia, afferrati e trattenuti grazie ai palpi:



(11:09)
Non ci sono stati imprevisti durante le fasi della muta. L'assunzione dell'esuvia garantisce alla neanide la adeguata formazione del nuovo esoscheletro e, quindi, la possibilità di un regolare sviluppo ponderale nella sua nuova età (il periodo di vita tra una muta e quella successiva): eccola nell'ultima foto mentre si gode il meritato riposo.


Proprio la difficoltà di poter far sperimentare appieno agli alunni eventi affascinanti, come questo della muta o quello della schiusa,
- che non necessariamente avvengono in orario scolastico
- che, se anche avvenissero in orario scolastico, non sarebbero facilmente fruibili nella loro interezza
- che, se anche fossero fruibili nella loro interezza, non potrebbero comunque esserlo contemporaneamente da parte degli oltre sessanta alunni delle mie sole classi
- che, se anche fossero fruibili completamente e contemporaneamente da parte di tutti gli alunni, lo stress per l'insetto sarebbe troppo alto
ha fatto nascere l'idea della…
 "adozione temporanea"
(idea che ha dato vita ad un'esperienza straordinaria)

… ma di questo parleremo in un futuro post!!


A r r i v e d e r c i !

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